TOUR DEL CENTRO STORICO DI VITERBO
TOUR DEL CENTRO STORICO DI VITERBO

TOUR DEL CENTRO STORICO DI VITERBO

La passeggiata prende avvio da Valle Faul, luogo in cui è possibile vedere da una prospettiva panoramica il colle del Duomo e il Palazzo Papale, e da dove si può ammirare “The Awakening”, il Risveglio, la moderna installazione di J. Seward, che rappresenta un gigante che scaturisce dal sottosuolo.

Raggiunta con l’ascensore piazza San Lorenzo, la visita prosegue con una descrizione storica delle varie fasi di occupazione del luogo, a partire dall’epoca etrusca, fino all’illustrazione architettonica dei principali monumenti presenti: la casa del priore Valentino della Pagnotta, l’esterno del Duomo con il campanile e il Palazzo Papale.

Dopo aver parlato della storia della sede papale a Viterbo e del famoso primo Conclave, la visita prosegue all’interno del Duomo con l’illustrazione delle principali opere artistiche e architettoniche.

Usciti dalla cattedrale il percorso continua con una piccola sosta a piazza della Morte, con la descrizione dell’antica fontana a fuso e del bel complesso di San Tommaso dove nel ‘600 si insediò la Compagnia dell’Orazione e della Morte che ha dato il nome alla piazza.

Proseguendo per il vicolo dei Pellegrini con la narrazione della particolarità di Viterbo come tappa importante sulla via Francigena, si arriva a piazza del Gesù, illustrandone l’antichità e narrando il terribile eccidio di Enrico di Cornovaglia avvenuto all’interno della omonima chiesa del Gesù.

Costeggiando la piazza si prosegue per il quartiere medievale di San Pellegrino, sottolineando l’unicità di un quartiere civile medievale perfettamente conservato, con particolare riguardo per il pregiato Palazzo degli Alessandri, illustrandone le particolarità architettoniche, tra cui il tipico balcone monumentale chiamato “profferlo”.

Tornando indietro su via San Lorenzo si prosegue per Piazza del Plebiscito, meta finale del tour, nella quale si illustra dall’esterno Palazzo dei Priori e se ne visita il bel cortile interno.

La visita si conclude con la spiegazione della nascita dell’iconografia dello stemma viterbese, il leone, che nella piazza è ritratto da ben due statue su alte colonne, e con la narrazione della storia della sfortunata Bella Galiana, il cui corpo secondo la tradizione sarebbe stato conservato in un sarcofago romano in marmo al lato della porta della chiesa di S. Angelo in Spatha presente sulla piazza, la cui copia in gesso è ancora esposta.